Report macroeconomico settimanale

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GForex
view post Posted on 8/10/2007, 11:54




La settimana appena conclusa ha finalmente interrotto la monotonia dell’ultimo periodo provocata dalla crisi del dollaro e dal momento di grande forza che stava attraversando la moneta unica Europea.
L’inizio di questa settimana a livello macroeconomico è stato sostanzialmente tranquillo privo di dati di rilevante importanza fatta eccezione per il dato riguardante l’indice ISM statunitense che si è rivelato al di sotto delle previsioni (52.0 contro una previsione del 52.9).
Nonostante ciò già da lunedì il biglietto verde ha iniziato a rintracciare nei confronti delle principali valute estere in particolare con l’Euro.
La settimana macroeconomica statunitense è proseguita martedì con il dato riguardante la variazione delle vendite di case e di automobili entrambi in calo nel mese di settembre mentre la giornata di mercoledì ha contribuito in buona parte al forte recupero del dollaro nei confronti dell’euro grazie anche agli ottimi dati riguardanti l’indice dei prezzi ISM nel settore non manifatturiero e al dato ADP sulla disoccupazione nel mese di settembre.
La giornata di giovedì era invece quella che poteva segnare il definitivo recupero del dollaro; in questa data infatti la Banca Centrale Europea e in sua rappresentanza Trichet hanno deciso di mantenere i tassi fermi al 4.00% ignorando le numerose pressioni dei paesi facenti parte l’Unione Europea e confermando le preoccupazioni per questo momento di particolare ed eccessiva forza che sta attraversando l’Euro.
In un primo momento questo discorso aveva provocato l’effetto sperato da molti,e cioè un deprezzamento del cambio EUR/USD che è stato invece successivamente vanificato dal dato fortemente negativo riguardante gli ordini alle industrie negli Stati Uniti che sono diminuiti del 3.3% rispetto al mese scorso.
Un ulteriore scossa al mercato l’hanno data i dati usciti nel pomeriggio di venerdi che hanno fatto fare al cross EUR/USD due candele consistenti prima al ribasso e successivamente nel verso opposto.
Oltre ai dati già citati, in Eurolandia questa settimana sono stati aggiornati gli indici sul PMI manifatturiero e sulla disoccupazione ambedue perfettamente in linea con le attese.
Per quel che riguarda la Sterlina invece questa appena passata è stata una settimana di incertezza causata dalla preoccupazione per la crisi che aveva colpito la Northern Rock con la corsa agli sportelli ed il conseguente crollo in borsa; nella giornata di giovedì è stato reso noto che la Bank of England ha erogato un prestito di 2.9 mld alla Northern rock che così è riuscita a respirare a ad iniziare ad uscire dalla crisi.
Altre notizie importanti a livello macroeconomico che hanno interessato il Regno Unito sono stati il dato sul PMI che si è rivelato in linea con le aspettative di mercato e la decisione di lasciare i tassi d’interesse invariati al 5.75% che era ampiamente prevedibile.
Per quel che riguarda la moneta nipponica invece continua il periodo di difficoltà che neanche il “solito” carry trade è riuscito a mitigare; a contribuire a questa fase di debolezza si sono aggiunti il dato concernente l’indice Tankan sulle condizioni generali del mercato che nel mese di settembre ha fatto registrare un valore decisamente inferiore alla precedente rilevazione oltre che un dato non certamente esaltante riguardante il Leading Index che si è assestato al 30%.
 
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