| Nuovo scossone a Wall Street: chiusura in netto calo. Wal-Mart e Home Depot sotto scacco, crolla Garmin al Nasdaq
Giornata decisamente negativa per la piazza azionaria americana che ha dovuto fare i conti quest’oggi con un altro duro colpo dei ribassisti, portando i listini a concludere gli scambi sui minimi di giornata. In seguito ad un avvio incerto, ma che ha visto gli indici tentare di imboccare la via del rialzo, il mercato ha subito cambiato direzione di marcia, posizionandosi in territorio stabilmente negativo, con una progressiva accelerazione nel finale. Gli operatori hanno praticamente ignorato i dati macro arrivati oggi, che hanno visto i prezzi alla produzione salire più delle attese, unitamente ad un netto miglioramento della bilancia commerciale che a giugno si è contratta a sorpresa restituendo un saldo negativo di poco superiore ai 58 miliardi di dollari rispetto ai 61 attesi. Indicazioni che però non hanno offerto alcun sostegno ai listini, nuovamente preoccupati dalla crisi dei mutui subprime, sulla scia di nuove cattive notizie che sono arrivate nel corso della giornata. La Fed ha deciso da parte sua di non intervenire quest’oggi con un’ulteriore iniezione di liquidità ma questa mossa, che avrebbe dovuto indicare una fase in via di normalizzazione per il mercato monetario, non ha aiutato in alcun modo il mercato. A pesare sull’andamento odierno hanno contribuito anche alcuni deludenti risultati trimestrali, che hanno risvegliato i timori sul rallentamento dell’economia a stelle e strisce e hanno riportato in primo piano il tema caldo della frenata del mercato immobiliare. Tanto è bastato per deprimere i listini che si sono presentati al suono della campanella con un bilancio decisamente pesante. Il Dow Jones si è fermato ad un passo dalla soglia dei 13.000 punti, con un calo dell’1,57%, ma le perdite sono state ancora più ampie per l’S&P500 che ha lasciato sul parterre l’1,82%. In deciso calo anche il Nasdaq Composite che viene fotografato sui minimi odierni a 2.499,12 punti, con una flessione dell’1,7%, dopo aver segnato un massimo a 2.552 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, finisce nel mirino dei ribassisti Wal-Mart che arretra di oltre cinque punti, nonostante la buona trimestrale che ha visto i ricavi crescere oltre le previsioni a 93,01 miliardi di dollari, a fronte di un utile netto in linea con le attese a 0,76 dollari. Ad appesantire il titolo ha contribuito il profit warning lanciato sul trimestre in corso, per il quale la società ha abbassato la forchetta indicata per l’eps operativo. Non è andata meglio ad Home Depot che ha chiuso gli scambi con una flessione del 4,74%, sulla scia della deludente trimestrale che ha visto calare utili e fatturato nel secondo trimestre. Nonostante in entrambi casi siano state battute le attese della comunità finanziaria, i dati sono stati interpretati come un chiaro segnale del rallentamento del settore immobiliare. In difficoltà anche i titoli finanziari, con American Express in discesa del 3,11%, seguito da Citigroup che ha perso l’1,76%, non diversamente da Jp Morgan che ha chiuso in ribasso dell’1,13%.
Sul tabellone elettronico del Nasdaq Composite, riescono a muoversi in controtendenza Nvidia Corporation, con un rialzo del 4,02%, insieme a Biogen e ad Amgen che salgono rispettivamente dello 0,88% e dello 0,49%. In flessione Intel e Microsoft, con un calo dello 0,75% e dell’1,12%, ma è ancora più pesante il bilancio per Amazon.com che scende del 2,04%. Apple lascia sul parterre il 2,72%, mentre Yahoo cede il 3,46%, ma i ribassisti si sono accaniti con più decisione su Garmin che ha registrato un vero e proprio crollo di quasi 8 punti, complici anche le prese di beneficio dopo la corsa realizzata dal titolo nelle ultime settimane.
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