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| Fed. Bernanke conferma tassi, inflazione resta pericolo numero uno
martedì 7 agosto 2007 - 23:19
Si allontanano le probabilità di un prossimo taglio dei tassi di interesse della Fed; l’inflazione per ora rimane il pericolo numero uno per il Comitato di politica monetaria presieduto da Ben Bernanke. In sostanza, il Federal Open Market Comittee, nel lasciare i tassi invariati al 5,25%, sposta di poco l’attenzione della politica monetaria dal rischio di un’accelerazione dei prezzi ad un contesto in cui l’economia americana accusa il calo del settore immobiliare e le crescenti insolvenze sui mutui subprime. “Sebbene i rischi per la crescita economica siano aumentati – si legge nel comunicato che accompagna la decisione del Fomc sui tassi – il rischio che l’inflazione non rallenti come previsto rimane la preoccupazione maggiore”. Le recenti volatilità dei mercati finanziari e le condizioni del credito, che per molte famiglie si sono fatte più rigide, tanto da causare un aumento delle insolvenze sui finanziamenti più rischiosi, sono contemplate nel discorso della Fed, ma l’Autorità continua a prevedere per la seconda parte dell’anno un economia che comunque cresce, seppur ad un tasso più moderato. In sostanza, ed è questa l’opinione di alcuni osservatori, la Fed di Bernanke pur riconoscendo un contesto economico e finanziario peggiorato, ha preferito non calcare troppo la mano sulla congiuntura, per non innervosire ulteriormente i mercati finanziari. Il mercato immobiliare rallenta, l’accesso al credito si fa sempre più rigido - e forse questo è un bene - ma comunque l’economia per ora non evidenzia segni preoccupanti, ed, anzi, sembra ancora in grado ancora di reggere gli urti della crisi dei crediti subprime.
(E.L.)
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