Report settimanale

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GForex
view post Posted on 27/7/2007, 16:05




La settimana appena conclusa ci ha fornito un sacco di spunti per quel che riguarda i dati macroeconomici e le loro conseguenze sull’andamento delle principali valute.

La prima osservazione che viene quasi spontanea riguarda il dollaro americano e di conseguenza l’andamento che l’economia statunitense ha avuto in questi ultimi giorni: se anche questa settimana ha confermato il momento di debolezza del mercato immobiliare statunitense (i dati usciti mercoledì e giovedì sulla vendita di case nuove ed esistenti oltre che il dato sull’indice dei prezzi delle case sono stati abbondantemente al disotto delle aspettative, già non troppo ottimistiche) per quel che riguarda il resto dell’economia dati sono stati per lo più positivi.
Va segnalato infatti come sia il dato sulle richieste di sussidio alla disoccupazione (diminuite rispetto alle previsioni 301.0k contro i 310.0k previsti) , sia il dato riguardante gli ordini dei beni durevoli si sono rivelati al disopra delle aspettative.
Anche il dato uscito oggi riguardante il GDP ed il PCE hanno fatto segnare valori positivi rispetto alle previsioni che incoraggiano a pensare ad una ripresa dell’economia americana dopo il periodo negativo che aveva fatto perdere al dollaro posizioni importanti nei confronti delle maggiori valute, in particolar modo Sterlina ed Euro.

Per quel che riguarda la situazione macroeconomica dell’eurozona invece,e notizie giunte in settimana non possono fare altro che confermare il periodo positivo: all’inizio della settimana sono usciti i dati sull’indice PMI e sugli ordini all’industria che si sono rivelati migliori delle attese preparando il terreno per l’indice IFO uscito giovedì che assestandosi ad un valore di 111.3 ha confermato il buon periodo dell’economia europea.

La situazione giapponese invece è sempre critica con lo Yen che ha fatto segnare una buona ripresa approfittando del Carry Trade e del dato sulla bilancia commerciale che finalmente ha fatto segnare valori molto postivi con un aumento su base annua del 53.4% a dispetto di una previsione che lo dava al 18.6%; nonostante ciò la condizione dell’economia giapponese resta sempre incerta come confermano i dati sull’indice CPI ed il dato sugli stipendi ambedue in calo rispettivamente dello 0.2% e dello 0.4%.

Per quel che riguarda i dati provenienti dalle altre nazioni, segnaliamo l’aumento dei tassi d’interesse di 25 basis point in Nuova Zelanda ( da 8.00% a 8.25% ) e l’uscita dei dati confortanti sull’economia australiana riguardanti i prezzi al consumo.

Giuseppe Ficara
 
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