X gli obiettori di coscienza, cambia la legge

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Pretoriano1980
view post Posted on 25/7/2007, 17:52




COMUNICATO STAMPA

APPROVATA IN VIA DEFINITIVA DAL SENATO LA LEGGE
SUI DIRITTI DEGLI EX OBIETTORI DI COSCIENZA AL SERVIZIO MILITARE

GLI ONOREVOLI ROMOLO BENVENUTO E MASSIMO VANNUCCI (ULIVO) ESPRIMONO GRANDE SODDISFAZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DI 80.000 CITTADINI ITALIANI EX-OBIETTORI DI COSCIENZA


Siamo stati i presentatori e promotori alla Camera della proposta -che oggi è legge dello Stato- per riconoscere a chi ha esercitato il diritto obiezione di coscienza alla leva la possibilità di recedere da questa scelta.

L’attuale normativa non consentiva, a chi ha modificato i propri convincimenti personali nel corso della vita, di richiedere una revoca del proprio status di obiettore di coscienza espresso a 18 anni d’età. Tale normativa disciplinava l’obiezione di coscienza legandola non solo alle concezioni sull’esercito o sulla difesa non violenta, ma anche al rifiuto indifferenziato d’ogni attività che abbia anche una vaga correlazione con armi e materie esplodenti, ivi compreso il ruolo delle forze di polizia o attività sportive non correlabili all’offesa della persona.

Lo status di obiettore creato dalla legge 230/98 rappresentava fino ad oggi l'unico esempio di condizione giuridica irrevocabile presente nel nostro ordinamento nei riguardi della libertà decisionale dell'individuo costituzionalmente garantita.

E’ possibile nel nostro ordinamento cambiare religione e orientamento politico o cambiare coniuge dopo un divorzio, così come è possibile revocare senza limitazioni altre forme di obiezione di coscienza regolamentate per legge, come la sperimentazione su animali o addirittura l’interruzione di gravidanza. Solo l’obiezione di coscienza alla leva militare, era sinora immodificabile a vita.

Il servizio civile espletato, in caso di successivo interesse ad ottenere legittimamente determinate licenze di pubblica sicurezza (per interventi in professioni come ad es.: direttore di cava, geologo addetto ad attività di prospezioni sotterranee, guardiaparco, vigile urbano, operatore in forze di polizia locale e statale, o persino il fuochino addetto a giochi pirotecnici, ecc.) si è trasformato per molti in un peso, in una limitazione professionale e non solo in un’esperienza degna di orgoglio per chi lo ha svolto.

Era giusto riconoscere di poter cambiare idea (la norma prevede almeno cinque anni) sulla base di una maturazione interiore dell’individuo o a seguito dello stesso trascorrere degli anni che certamente possono incidere in modo assai significativo sui convincimenti profondi e sul personale rapporto con lo Stato e la Patria. Non sono pochi gli ex obiettori di coscienza che dopo decenni si trovano a rivedere criticamente la propria scelta di adesione assoluta alla non violenza compiuta in età poco più che adolescenziale. E spesso questo comporta un travaglio interiore del tutto rispettabile che oggi è riconosciuto dallo Stato.

Chi ha assistito anziani, guidato ambulanze, accompagnato scolaresche in parchi naturali, seguito non vedenti, scopriva magari a vent’anni distanza di essere impedito nel divenire uno specialista di polizia scientifica, un vigile urbano, un dentista nella marina militare, un addetto ai fuochi artificiali in feste patronali, piuttosto che il responsabile di una miniera, un’ufficiale di polizia tributaria, un elicotterista del Corpo Forestale o uno sciatore del gruppo sportivo delle Fiamme Oro! Un tale campionario di paradossi giuridici è oggi finalmente superato.

Questi principi sono oggi riaffermati per via legislativa e non lasciati solo al vasto contenzioso istauratosi tra cittadini e Ministeri competenti per il riconoscimento del diritto a normali scelte lavorative e a modifiche di orientamenti personali per loro stessa natura insindacabili.

Nel pomeriggio di oggi la Commissione Difesa del Senato in sede deliberante ha approvato con il consenso di tutti i gruppi politici la conversione in legge del testo proposto dalla Camera dei Deputati. Con la promulgazione il testo diventerà legge dello Stato.

Per noi che siamo stati i promotori della riforma questa è una grande soddisfazione.



On. Romolo Benvenuto
On. Massimo Vannucci



Roma, 25 luglio 2007
 
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Pretoriano1980
view post Posted on 18/9/2007, 19:07




Ho aperto un forum per chi fosse interessato alla questione: http://exobiettori.forumcommunity.net/

;)
 
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gianni78
view post Posted on 15/10/2007, 13:42




salve ho letto per caso questo messaggio e mi sento di rispondere ,non voglio in alcun modo sia chiaro scatenare una polemica
io son stato uno degli ultimi a fare il servizio militare,poi si è passato ai VFA che a differenza di noi di leve che prendevamo 200 euro al mese,loro arrivavano a 800 potevano scegliere al destinazione ecc ecc
cmq il fatto è che chi rinuncia al suo stato di obiettore,semplicemente deve fare il servizio militare
quando facevo il miitare mi sto trovato proprio in mezzo a una discussione analoga,un ragazzo che non aveva fatto il militare perchè obiettore aveva fatto successivamente domanda come guardia giurata ,quindi dopo un controllo era stato dichiarato non obiettore e quindi richiamato.
cmq era un esempio per dire che la legge non era irrevocabile
per la questione del servizio sociale per gli obiettori,mi chiedo come tanti non lo facciano cmq e come da quando non è + obbligatorio il servizio militare ci sia stato un calo cosi assurdo di vocazioni per il sevizio civile
non voleva essere una polemica ma solo un modo per dire che secondo me (sempre tenendo fuori chi è stato animato da sentimenti sinceri e interessi personali) visto che molti hanno usato il servizio civile per non fare il servizio militare devono prendersi ora le proprie responsabilità o cmq fare il servizio per cui erano stati chiamati.
ciao
gianni
 
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2 replies since 25/7/2007, 17:52   3200 views
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