Report macroeconomico

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GForex
view post Posted on 20/7/2007, 16:12




Se la settimana passata abbiamo ci ha riservato un numero esiguo di dati provenienti dal mondo macroeconomico lo stesso non si può dire per la settimana appena conclusa che ha fornito una quantità considerevole di notizie provenienti dalle maggiori economie a livello mondiale.
La nostra analisi può essere suddivisa come al solito in base alle valute e quindi ai paesi dai quali sono provenuti i dati.
Per cominciare possiamo analizzare la settimana europea che rispetto ad altri paesi ha fornito meno dati in questa settimana: l’inizio settimana ha fornito i dati sui prezzi al consumo che hanno confermato le attese e sono stati in linea con le precedenti rilevazioni, martedì è uscito invece il dato sull’indice ZEW che ha fatto segnare un valore decisamente inferiore alle attese (10.4 contro 19.7 atteso) segnalando una diminuzione della fiducia degli investitori nell’economia.
Gli ultimi due dati riguardanti la moneta unica hanno riguardato la bilancia commerciale di maggio che seppur in attivo di 1.7 bln di euro ha fatto segnare un calo di 0.6 bln di euro rispetto al dato di aprile e rispetto alle previsioni; mentre l’indice dei prezzi per la produzione è rimasto il linea con le aspettative.
Peggiore a livello macroeconomico si è rivelata la settimana del Regno Unito: se l’inizio si era rivelato sostanzialmente tranquillo con l’indice dei prezzi al consumo e dei prezzi al dettaglio che hanno seguito l’andamento dei mesi precedenti con aumento a livello mensile rispettivamente dello 0.2% e 0.5% il proseguo della settimana ha mostrato segnali negativi specialmente nel dato sugli stipendi che sia su base annua ha fatto registrare una diminuzione degli aumenti di mezzo punto percentuale (3.4%) e dello 0.2% a livello mensile (0.2%).
Il dato forse più atteso era però quello che riguardava il Gross Domestic Product atteso per la giornata di venerdì ed ha fatto registrare valori positivi aumentando di un punto percentuale l’incremento atteso (3.0% contro 2.9%).
Infine passiamo ad analizzare la settimana riguardante gli Stati Uniti, che è sicuramente il paese che ha fornito più dati sia a livello quantitativo che qualitativo: per cominciare lunedì è uscito il dato positivo sull’Empire Manufacturing (26.46 contro una previsione di 18.00), martedì invece sono iniziati ad uscire dati più significativi a livello finanziario a cominciare dall’indice dei prezzi per la produzione che hanno rispettato le aspettative, il dato sulla produzione industriale che ha segnato un aumento dello 0.5% rispetto allo 0.4% previsto, per concludere con il dato riguardante il mercato immobiliare che come da qualche tempo a questa parte ha confermato il suo momento di difficoltà.
Ma ciò che era più atteso dal mercato erano sicuramente le dichiarazioni del presidente della Banca Centrale Bernanke: il fulcro del discorso è stato che la crescita dell’economia statunitense sarà graduale e guadagnerà forza nel 2008.In aggiunta a questo ha anche annunciato che le prospettive di crescita sono 2,5/3% riducendo così le stime di sei mesi fa; il presidente si è anche soffermato a parlare del mercato mobiliare statunitense, ammonendo che il suo stato di difficoltà non sarà più lungo rispetto alle attese, e dell’inflazione prospettando una diminuzione nei prossimi mesi grazie alla stabilizzazione dei prezzi dell’energie e delle materie prime.
Sempre la giornata di giovedì ha fatto emergere altri segnali negativi per l’economia americana riguardanti il dato sulle richieste settimanali di sussidio e soprattutto l’indice Fed di Philadelphia che è calato inaspettatamente da 18.0 a 9.2 rispetto alla rilevazione precedente.
Per quel che riguarda gli altri paesi va segnalata la settimana difficile passata dall’economia canadese che ha visto uscire n numero consistente di dati questa settimana, tutti però al disotto delle previsioni a cominciare dai prezzi al consumo per concludere con il Wholesale Trade di maggio che ha fatto segnare una riduzione dello 0.8% a fronte di un’attesa di aumento dello 0.5%.

Beppe Ficara
 
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