i dati della crisi

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norddivision
view post Posted on 27/3/2009, 14:29




La crisi,in Italia maggiormente sta lasciando i suoi segni ed i segnali sono allarmanti,

del resto,non c'è da stupirsi data la situazione fisica,morale e spirituale dell'Italiano

medio oramai senza piu' valori umani e senza la disciplina spirituale,difficile da

apprendere,per questo spesso non seguita...come dire,le cose difficili da capire,

come sempre vengono abolite o censurate per dare spazio al materialismo attuale

tralasciando gli aspetti piu' importanti della vita,a parte l'esistenza stessa,quindi,sotto

questa visione,non c'è da scandalizzarsi del conto che porta oggi questo deficit umano,

come mai nella storia dell'umanità,chi conosce le antiche civiltà non può che confermarlo,

e dare atto che tanto antiquate e primordiali non lo fossero state rispetto al vuoto

attuale che ci circonda!



Ecco i dati :



CGIL: SALARI FERMI AL '93, EROSI 6.738 EURO A TESTA



ROMA - I salari netti sono fermi al 1993, mentre il fisco in 15 anni si è 'mangiato' guadagni di produttività per 6.738 euro per lavoratore. Viceversa, lo Stato ha beneficiato di 112 miliardi di euro tra maggiore pressione fiscale e fiscal drag. E' quanto contenuto nel IV Rapporto dell'Ires-Cgil presentato oggi alla stampa, su salari, produttività e distribuzione dei redditi.

Secondo la Cgil, se fosse stato applicato l'accordo separato sugli aspetti contrattuali del 22 gennaio scorso, dal 1993 al 2008, in aggiunta alla perdita fiscale i lavoratori avrebbero perso altri 6.587 euro di potere d'acquisto. La proposta del sindacato guidato da Guglielmo Epifani rivolta al governo è che vengano erogati 100 euro medi di aumento mensile in busta paga, aumentando le detrazioni fiscali per lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori. Ciò, dice la Cgil, dovrà avvenire da gennaio 2010 e dunque dovrà essere previsto nella prossima manovra economica. Sempre secondo i dati diffusi dall'istituto di ricerca della Cgil, dal 1995 al 2006 i profitti netti delle maggiori imprese industriali sono cresciuti di circa il 75% a fronte di un aumento delle retribuzioni di solo il 5%.

E ancora: in base alle dichiarazioni dei redditi presso i Caf Cgil, si ha che circa 13,6 milioni di lavoratori guadagnano meno di 1.300 euro netti al mese. Circa 6,9 milioni meno di 1.000, di cui oltre il 60% sono donne. Oltre 7,5 milioni dei pensionati prende meno di 1.000 euro netti mensili. Il reddito disponibile famigliare fra il 2000-2008 registra una perdita di circa 1.599 euro nelle famiglie di operai e 1.681 euro nelle famiglie con 'capo famiglia' impiegato a fronte di un guadagno di 9.143 euro per professionisti e imprenditori. Riguardo alla cassa integrazione, un lavoratore a 'zero ore' per un mese vede il suo stipendio abbassarsi dai 1.320 euro netti in busta paga ad appena 762 euro; una lavoratrice in Cig, sempre a zero ore, con uno stipendio mensile di 1.100 euro netti passerà a 634 euro netti. Dall'analisi dei dati Istat - sempre secondo la Cgil - emerge come le retribuzioni di fatto dal 2002 al 2008 abbiamo accumulato una perdita del potere di acquisto pari a 2.467 euro, di cui circa 1.182 di mancata restituzione del drenaggio fiscale.

INDUSTRIA: ORDINATIVI E FATTURATO MAI COSI' MALE DAL 1991
Crollo degli ordinativi dell'industria italiana a gennaio. In base ai dati resi noti dall'Istat il calo è stato del 31,3% su base annua, il dato più basso dal gennaio 1991. Rispetto a dicembre il calo è stato del 2,1%. A gennaio il fatturato dell'industria italiana è sceso del del 19,9% su base annua: si tratta di un record negativo dal 1991. Rispetto a dicembre il calo è stato del 2,1%.

AUTO: GENNAIO TONFO FATTURATI (-47,4%) E ORDINI (-35,8%) - Forte contrazione a gennaio dei fatturati e degli ordinativi di autoveicoli. Il calo è stato del 47,4% su base annua per i fatturati, dovuto a un -42,8% sulla componente nazionale e a -52,3% su quella estera. Per gli ordinativi la contrazione è stata del 35,8% su base annua (-29,3% nazionale e -43% estera).

ansa.it



i dati parlano da soli...

...a voi la parola!!!
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