Alitalia

Alitalia. Problemi anche in “casa” Toto







giovedì 5 luglio 2007 - 11:00


Vi sarebbero problemi anche per l’ultima cordata guidata da Carlo Toto rimasta ufficialmente “in campo” sin dall’inizio della gara. Infatti secondo indiscrezioni circolate nelle ultime ore, le banche che affiancano Air One nell’operazione starebbero sollevando difficoltà a continuare nell’operazione. Il pool di cinque istituti dovrebbe mettere sul piatto una cifra compresa tra 1,5 e 2 miliardi, ma escludendo Passera, diversi banchieri avrebbero manifestato dubbi sulla fattibilità dell’operazione. Il problema sarebbe sul peso modesto che gli istituti avrebbero sul nuovo assetto azionario della nuova compagnia. In più alcuni avrebbero manifestato perplessità sul fatto che Toto non metterebbe soldi nell’operazione in prima persona

Alitalia. Il Tesoro pronto a "rimescolare" le carte







giovedì 12 luglio 2007 - 10:31


Il Tesoro potrebbe cambiare le "regole" per la gara della cessione delle quote di Alitalia. Il governo punterebbe infatti a "riaprire" l'asta per la propria quota della compagnia aerea. Secondo indiscrezioni qualora cambiassero le regole del "gioco", in molti sarebbero pronti a rientrare nella partita. Sull'uscio vi sarebbe in primis Texas Pacific Group, che con un'eventuale allargamento dei parametri, sarebbe già pronta a rientrare in pista. Intanto Air One sarebbe ormai sulle battute finali per sancire l'accordo con il pool di banche capitanate da Banca Intesa, per ottenere il finanziamento per finalizzare l'operazione. Inoltre secondo alcune voci, dietro Matlin Patterson ci sarebbe Air France, che dopo l'uscita di Aeroflot, punterebbe a entrare nella gara direttamente.

Alitalia. Padoa Schioppa “riapre le danze”







venerdì 27 luglio 2007 - 09:39


Riprende “il balletto” su Alitalia, dopo le parole del Ministro dell’Economia Padoa Schioppa, che ha aperto alla possibilità di una gara con paletti meno rigorosi, escludendo in ogni modo la liquidazione. Sulla scia di tali dichiarazioni anche Lufthansa si sarebbe messa “in fila” per Alitalia. Secondo indiscrezioni circolate nelle ultime ore e riprese da alcuni organi di stampa la compagnia tedesca, con le nuove regole, sarebbe pronta a scendere in campo sia da sola, che “alle spalle” dello storico partner Air One. Dall’altra parte dell’Europa Air France Klm avrebbe preparato un piano di fusione con la compagnia italiana, partner da anni nell’alleanza Sky Team. A detta degli analisti l’attuale valore del titolo Alitalia sarebbe piuttosto interessante, alla luce dell’alta valutazione degli slots soprattutto sul territorio italiano.

se c'è una cosa che ho imparato giocando in borsa è quella di diffidare completamente delle parole di un politico italiano....

Come si fa ancora a comprare Alitalia, dopo tutto quello che è successo. Credo che in una trattativa privata non si riesca a spuntare più di 0.4 euro, anche se temo che il prezzo sarà inferiore.

Air France punta ad offrire 0,8 euro per ogni azioni Alitalia. Queste le indiscrezioni circolate nelle ultime ore e riprese da alcuni organi di stampa, secondo cui la compagnia franco olandese avrebbe preparato un'offerta pubblica di scambio, che valuterebbe la compagnia italiana 0,8 euro per azione. L'operazione permetterebbe ad Air France Klm di acquisire Alitalia, senza alcun esborso almeno nell'immediato ed eviterebbe l'obbligo del lancio di un'Opa sulla compagnia di bandiera italiana. Air France in questo modo scongiurerebbe il rischio di perdere le rotte italiane gestite in code sharing con Alitalia. Rotte di utilizzo "esclusivo", che se venissero perse non potrebbero che infliggere un duro colpo alla compagnia franco olandese.

Alitalia. British Airways prepara lo "scacco matto"







martedì 4 settembre 2007 - 11:42


Potrebbe "valicare" la Manica l'affair Alitalia. Secondo indiscrezioni circolate nelle ultime ore la compagnia britannica British Airways avrebbe nominato un proprio advisor per seguire la vicenda Alitalia e per studiare l'eventuale ingresso nel capitale della compagnia italiana. Conferme in tal senso sono arrivate anche dai vertici della Fit Cisl. Claudio Genovesi ha infatti sottolineato come non sia da escludere l'ingresso nel capitale di Alitalia da parte di British Airways. In effetti la compagnia inglese potrebbe mettere a segno un autentico "scacco matto" ad Air France Klm ed a Lufthansa. La prima, che da anni ha un accordo di code sharing con il vettore italiano perderebbe moltissime rotte esclusive italiane e potrebbe subire dei grossi contraccolpi dal punto di vista operativo. Lufthansa invece, che sarebbe dietro alla storica alleata Air One, vedrebbe sfumare un'ocacsione storica: Quella di diventare l'operatore di riferimento italiano, con un grande vantaggio nei confronti dei principali competitors.

Alitalia vara piano industriale 2008-2010, contattati potenziali acquirenti

19:32:00

Il Cda di Alitalia – Linee Aeree Italiane Spa ha approvato oggi il Piano Industriale 2008-2010, il cui avvio, salvo alcune “azioni propedeutiche” è previsto dal marzo del prossimo anno. A fronte di una prevista complessiva riduzione dei ricavi unitari (pari a circa il 2,7% tra il 2007 ed il 2010), dovuta al riposizionamento dell’attività di lungo raggio ed allo sviluppo dell’attività low cost, i costi operativi unitari dovrebbero diminuire dell’8% tra il 2007 ed il 2010 grazie alla maggiore produttività della flotta, alla razionalizzazione dell’attività ed alla riduzione dei prezzi unitari di acquisto dei servizi. La maggiore efficienza dell’assetto industriale genererà un margine operativo unitario positivo entro la fine del Piano. Tale andamento, scrive il Cda in una nota, “peraltro, non consente, a causa dell’incidenza delle risultanze della gestione straordinaria e della gestione finanziaria e fiscale, di evitare l’ulteriore graduale erosione dei mezzi propri e della liquidità entro il periodo di Piano, in assenza di interventi sul capitale sociale. Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e mezzi propri, infatti, passa, in assenza di tali interventi, dal livello di circa 1,1 di fine 2006 ad un livello prossimo a 6 a fine 2010”. Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di valutare entità, tempi, e modalità dell’aumento di capitale “in connessione con l’auspicata modifica dell’assetto proprietario della compagnia”. Tra e previsioni del piano si segnala l’incremento dell’attività cargo, la riduzione degli aeromobili di breve-medio raggio ed un incremento (a fine periodo) degli aeromobili di lungo raggio, la razionalizzazione e la semplificazione del network e lo sviluppo dell’attività low cost. Per gli esuberi Alitalia mette le mani avanti e annuncia che ne discuterà coi sindacati e le associazioni professionali. Ma soprattutto in relazione al mandato conferito al presidente ad avviare una prima individuazione di potenziali investitori disponibili ad acquisire il controllo della compagnia, Alitalia informa “di avere iniziato, con l’assistenza dell’advisor finanziario Citi, i primi contatti con i soggetti potenzialmente interessati che si prevede di completare nei tempi più brevi”. (l.s.)

CRISI ALITALIA: Ugl, Cai unica alternativa a fallimento



ROMA (MF-DJ)--"La proposta avanzata dai piloti, al di la' dell'intento mediatico, e' irrealistica. I tempi sono strettissimi per chiudere la partita su Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) e l'unica alternativa concreta alla disfatta e' tentare di riportare in pista la Cai per allargare il consenso su un piano che offre garanzie sul piano finanziario e di sviluppo e, grazie allo sforzo del sindacato, assicura le migliori condizioni possibili per i lavoratori".

Lo dichiara il segretario generale dell'Ugl, Renata Polverini aggiungendo che "lanciare allarmi in ore cosi' delicate per la sorte di Alitalia e dei suoi lavoratori e' inopportuno e pericoloso. Ci appelliamo al buon senso di tutti per affrontare questo momento cruciale perche' si possa convergere sull'unica soluzione possibile per scongiurare l'ipotesi catastrofica di un fallimento della compagnia e la perdita del posto di lavoro per 20mila dipendenti".

"Ci sono migliaia di lavoratori convinti che il Piano Cai sia da condividere - conclude - mi auguro che quanti hanno dissentito possano si ravvedano abbandonando logiche di parte per il bene di un asset strategico del paese e nell'interesse della totalita' dei lavoratori".

L'accordo di Alitalia con Cai (cordata a cui partecipa Immsi principale azionista di Piaggio di cui detiene il 55%) implica che il debito di Immsi debba aumentare di circa 150 milioni di euro. Questo alimenta voci speculative di una eventuale cessione di Piaggio da parte di Immsi o della vendita di una quota della società della Vespa.